Quella croce è un oggetto molto prezioso, dovrebbe stare in un museo!

Squilla il cellulare. Rispondo, è una persona che non conosco.

Si chiama Federico Ghiso e senza troppi giri di parole mi chiede di collaborare al suo libro che parla di giocattoli perché ha letto la mia tesi di laurea e vuole un mio parere.

SBAM. Cosa? Fai sul serio?

Calma e sangue freddo. Vi starete chiedendo che razza di tesi di laurea io abbia fatto. Ora vi darò la risposta.

Tra il 2016 ed il 2017 mi accingevo a completare il mio percorso di studio magistrale in Sviluppo Interculturale dei Sistemi Turistici. Cosa c’entra con i giocattoli? Abbiate un attimo di pazienza.

Esattamente un anno prima, ossia a cavallo tra il 2015 ed il 2016, un nuovo prodotto della nostra amata Lucasfilm usciva al cinema: un nuovo film della Saga di Star Wars a distanza di 10 anni dall’ultimo (La Vendetta dei Sith). Il Risveglio della Forza fu un evento straordinario che riaccese in un attimo la Guerre Stellari Mania.

All’epoca noi eravamo già un gruppo di cosplayer conosciuto con Star Wars Cosplay Treviso ma il fato volle premiarci ancora una volta: in occasione dell’uscita del nuovo film Fabrizio Modina, professore e collezionista italiano di grande fama, decise di esporre la sua collezione di action figures di Star Wars proprio a Treviso (a Ca’ dei Carraresi) e chiamare noi come gruppo di animazione a tema.

Guerre Stellari. PLAY!, questo il titolo della mostra, fu un successo strepitoso, ma la cosa più importante è che..

Fu l’evento che cambiò per sempre la mia vita.

Fu davvero così. Perchè da quel momento si innestò una concatenazione di eventi che mi portò a conoscere Fabrizio, lavorare come guida alla mostra, appassionarmi di questo piccolo e sghangherato mondo ed, infine, decidere di scrivere una tesi di laurea sul potere espositivo ed artistico delle action figures.

Si tratta di una tesi inedita che eleva il merchandising cinematografico alla pari di una qualsiasi altra opere d’arte.

Un bel mappazzone di 300 pagine che parla di action figures. Dagli anni 60 ai 90, di come questi piccoli giocattoli abbiano cambiato la percezione del gioco prima e del collezionismo poi; ma soprattutto di come possano e debbano diventare protagoniste del panorama espositivo italiano.

Ed eccoci qui, ben cinque anni dopo.

Sebbene non l’abbia mai più ampliata e completata, sapevo che prima o poi sarebbe tornata ad essere una parte importante, anzi no, centrale della mia vita.

Per me i giocattoli sono delle opere d’arte e come direbbe Indiana Jones “dovrebbero stare in un museo”.

Ecco perché quando Federico mi ha contattata per partecipare alla stesura del libro, dopo un iniziale momento di smarrimento, mi sono detta “Carpe Diem Angy”, questa è una finale olimpica che capita una volta sola nella vita, ed io ho intenzione di giocarla.

Mi sono divertita un sacco a leggere e scrivere per Toystellers e mi sono sentita parte di un qualcosa, almeno ideologicamente.

Perché io non sono una collezionista, non lo sono mai stata e forse mai lo sarò.

Però sono innamorata della cultura pop, delle sue mille sfaccettature, delle emozioni che provoca sulla mia memoria. Ma soprattutto sono innamorata del suo potenziale.

Perché dietro ogni singolo giocattolo c’è la storia di un bambino, il percorso che ha fatto, le emozioni che ha provato, i ricordi che si porta dietro anche da adulto. Tutti ricordiamo almeno un momento dell’infanzia in cui stavamo giocando ed eravamo felici. Quelle sono le emozioni alla base del collezionismo di giocattoli.

Emozioni che con il passare degli anni a volte scompaiono, altre volte cambiano, altre ancora diventano una missione per l’alter ego adulto.

Ma qui non parliamo solamente di nostalgia.

Qui ci sono le basi per delineare una vera e propria storia delle action figures dagli albori fino ai giorni nostri. Si tratta di vicende degne di un libro di storia, ma che in pochi hanno l’onore ed il privilegio di conoscere.

Ed ecco perché sono stata chiamata in causa. Non per la mia collezione inesistente di giocattoli, bensì per dare il mio punto di vista accademico, per spiegare come un hobby così personale possa e debba diventare un’opportunità nel panorama espositivo italiano.

Sogno un mondo nel quale i giocattoli ed il merchandising legati a film, fumetti, serie TV, videogames, ecc., ricoprano un ruolo artistico e vengano finalmente mostrati al pubblico.

Chiamatemi idealista, ma ciò che scuote così tanto la nostra memoria, ciò che è in grado di riportarci indietro nel tempo a momenti felici e spensierati.. Beh, tutto questo ha un enorme valore.

Il mio compito, il nostro compito è dare l’opportunità a questi giocattoli di rivivere quei momenti unici sotto forma di oggetti d’arte a disposizione del mondo intero.

Nel mondo, in Italia, a casa nostra, si nascondono un sacco di storie da raccontare.. È arrivato il momento di raccontarle a tutti! È il momento di essere nostalgici, è il momento di tornare bambini.

È il momento di elevare la cultura pop a mezzo di conoscenza, con una sua storia ed un suo fine educativo.

Toystellers è proprio questo, un passo inedito nella giusta direzione: mostrare al mondo le potenzialità di un singolo, sgangherato e vissuto giocattolo. Un libro magico in grado di far ricordare, emozionare, ispirare e sognare.

Per me è stato davvero un onore farne parte!

Dove pre-ordinare il libro? QUI!

Presentazione del libro Toystellers al museo Creature di Gomma di Venezia.

  • Pillola Azzurra. Fine della storia: pensi che i giocattoli non abbiano nessun valore ma che siano solo ed esclusivamente dei prodotti con uno scopo ludico, destinati ai bambini. Domani ti sveglierai nella tua bella casa, e crederai a quello che vorrai.
  • Pillola Rossa. Pensi che i momenti passati con i giocattoli siano stati i migliori della tua infanzia e vuoi rivivere quegli attimi. Sei un appassionato di action figures e ricordi con piacere e nostalgia i tuoi Masters of The Universe, le tue navicelle di Star Wars, i Big Jim, i pupazzi di Hulk e Spider-man. Ottimo! Resti nel paese delle meraviglie, acquisti il libro e insieme a noi scoprirai quant’è profonda la tana del Bianconiglio.

Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.

Credits:

Toystellers by Federico Ghiso
Museo Creature di Gomma by Fabrizio Fontanella

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